Il fosforo è una sostanza contenuta nel refluo civile insieme a Solidi sospesi, Carbonio, Azoto e Microrganismi.
Il controllo del fosforo disciolto nell’acqua reflua scaricata nei corpi ricettori è un fattore chiave nella prevenzione dell’eutrofizzazione delle acque superficiali. La sua presenza causa molti problemi di qualità dell’acqua compresa la difficoltà di bioconservazione di un corpo idrico, la perdita di popolazione ittica ed un possibile effetto mortale delle tossine delle alghe sull’ acqua potabile.
La migliore soluzione per la rimozione dei fosfati è il trattamento biologico atto a rispettare le prescrizioni dell’Ordinanza di protezione delle acque (OPAc) per l’immissione in acque sensibili di acque di scarico comunali trattate con impianti da più di 200 AE. Le acque sensibili sono i corpi recettori situati nel bacino imbrifero di laghi, lungo corsi d’acqua a valle di laghi.
Le prescrizioni del VSA richiedono una concentrazione in uscita di 0.8 mg/l P solo per le grandi utenze tra 200 e 10.000 AE.