La tecnologia a fanghi attivi è ad oggi una delle più utilizzate per il trattamento dei reflui civli/urbani e industriali, anche per grossi impianti cosortili e comunali.
Il principio alla base di questo tipo di tecnologia è l’ossidazione del carico organico attraverso l’insufflazione di aria a bolle finissime, in modo che l’apparato biologico che si forma all’interno possa utilizzare l’ossigeno per un corretto sviluppo e abbattimento dell’inquinante.
La tecnologia dell’impianto FA monoblocco di dorabaltea lo rende un sistema ad altissime performances.
L’impianto FA è definito monoblocco, poiché all’interno del manufatto sono presenti sia la zona di sedimentazione primaria che quella di biodegradazione del carico organico, per questo motivo il sistema FA è adattabile anche in situazioni di unica colonna di scarico per acque grigie e nere.
L’impianto a fanghi attivi FA monoblocco dorabaltea è in regola con i parametri degli impianti appropriati indicati dal D.Lgs 152/06 Testo Unico Ambientale parte III sulla Tutela Ambiente e da tutti i regolamenti regionali e locali.
Le altissime prestazioni depurative dell’impianto FA monoblocco lo rendono particolarmente vicino ai concetti di salubrità degli ambienti e di minimo impatto ambientale possibile, contribuendo in questo modo a migliorare nell’ambito edile le condizioni di vita dell’uomo.
Il sistema FA monoblocco è costruito in polietilene ad alta densità, ed è stato testato anche per le installazioni in condizioni di alto livello di falda attraverso severissimi test.
L’impianto a fanghi attivi FA monoblocco è formato da un unico serbatoio, dentro il quale sono comprese tutte le fasi di trattamento di un comune impianto, e non è necessario quindi installare il sedimentatore a monte di esso. La semplicità funzionale dell’impianto, unita all’ossigenazione del refluo da trattare, permettono di ottenere ottimi risultati in uscita anche per quanto riguarda i valori dell’azoto ammoniacale che è la fonte primaria di cattivi odori provenienti da sistemi di depurazione delle acque reflue domestiche; il vano di chiarificazione finale permette la sedimentazione dell’inquinante ancora presente, in modo da avere risultati ancora migliori degli altri impianti di trattamento della stessa famiglia già presenti sul mercato.
Il processo di depurazione delle acque reflue domestiche consiste nella sequenza preimpostata di processi biologici all’interno del depuratore: il carico più grossolano viene trattenuto da una griglia iniziale, sotto la quale si accende a intervalli pre-stabiliti un diffusore a bolle grezze che ha il solo scopo di degradare in parti più piccole e quindi maggiormente degradabili dall’attività biologica dei batteri presenti nel vano di ossidazione, alimentato dalla stessa soffiante che diffonde l’ossigeno in bolle fini, la cui dimensione permette anche un ottimo abbattimento dell’azoto grazie ad un ottimo processo di nitrificazione; grazie al processo di air lift viene attivato anche il ricircolo del sedimentato e del surnatante dalla camera di chiarificazione finale verso quella di ossidazione, il che permette un migliore sviluppo del film batterico biologico naturale all’interno del vano di ossidazione.
L’impianto di depurazione a fanghi attivi FA monoblocco di dorabaltea permette la realizzazione di una depurazione efficace anche nelle utenze minori e diffuse evitando il collettamento di bassi carichi per lunghe distanze.
La resa depurativa risulta marcata CE EN 12566-3:2005 ed in regola con il Decreto Ministeriale 08/04/10 “norme tecniche per il riutilizzo delle acque” e molto elevata soprattutto per sistemi a portata diretta; è comunque uno dei sistemi di trattamento definiti appropriati ed entrati nell’uso comune, quindi molto utilizzati per tutte le utenze.
Si ricorda che le acque meteoriche non devono assolutamente recapitare all’interno del depuratore a fanghi attivi modello FA monoblocco.
L’impianto di depurazione FA monoblocco può essere utilizzato in tutte quelle situazioni di utenze sparse e lontane dalla fognatura, ed è particolarmente indicato per le utenze superiori ai 15 abitanti equivalenti grazie ai contenuti costi di gestione dovuti alla semplicità dell’impianto stesso; ciò ne consente l’installazione a servizio di utenze decentralizzate anche per ciascuna di esse separatamente .
Le oltre 2.500 installazioni annuali in tutta Europa (in particolare al nord) e Asia ci permettono di aver accumulato una esperienza tale da poter dire che è possibile trattare :
– Acque reflue domestiche di tutti i tipi di utenze
– Scarichi di hotel, campeggi, villaggi turistici, agriturismi ed altre attività di tipo ricettivo.
– Acque reflue provenienti da aziende Agricole in generale
– E tutte le altre acque reflue purché di natura civile/domestica
Il depuratore a fanghi attivi viene indicato come elemento impiantistico secondario dal D.Lgs 152/06, e riportato nei vari regolamenti Regionali, da utilizzare a valle di sistemi primari atti alla sedimentazione, necessari a diminuire il carico inquinante delle acque reflue per tutelare le acque sotterranee. L’impianto FA monoblocco riunisce nello stesso manufatto entrambe le fasi di sedimentazione e ossidazione, riducendo così lo spazio necessario per l’installazione.
L’impianto risulta in regola anche con il Decreto Ministeriale 8 aprile 2010, elenco riepilogativo riguardo le norme tecniche prodotti da costruzione.
IMPORTANTE
Il Regolamento Europeo n. 305/11 sui Prodotti da Costruzione ha previsto che anche questa tipologia di impianti debba essere testata secondo la norma tecnica EN 12566-3 sia per i parametri strutturali che funzionali, e i relativi risultati devono obbligatoriamente essere messi a disposizione di chiunque ne faccia richiesta dal 1° luglio 2013 tramite documentazione appropriata.
Link:
> Decreto Ministeriale 8 aprile 2010 EN 12566-3 2005
> Legge 319 10/05/76
Piani di Tutela Regionali
Le operazioni di manutenzione ordinaria necessarie al funzionamento del sistema FA monoblocco si limitano semplicemente alla rimozione periodica dei surnatanti nel vano di uscita dall’impianto, facilmente eseguibile dal committente grazie all’apertura della valvola posta sull’apposito supporto (nella versione accessoriata dell’impianto, disponibile prossimamente, questa operazione sarà automatizzata).
Importante come per gli altri sistemi di trattamento di depurazione delle acque reflue è invece la manutenzione dei trattamenti primari come le fosse settiche, le fosse imhoff, i degrassatori eventualmente installati, effettuati con periodicità congrua; in questo caso la vasca di sedimentazione è parte integrante dell’impianto, quindi si dovrà procedere allo svuotamento compatibilmente con le istruzioni fornite dal produttore.
Le operazioni di manutenzione periodica devono essere fatte da ditte di autospurgo che poi dovranno conferire il rifiuto alla discarica o al depuratore pubblico.
Gli interventi tecnici più specifici invece dovranno essere fatti da personale specializzato.
– Rendimenti depurativi marcati CE EN 12566-3:2005 per utenze fino a 50 AE
– Funzionante anche a basse temperature
– Ottimi rendimenti depurativi anche per utenze maggiori
– Rendimenti depurativi costanti e duraturi nel tempo (se correttamente utilizzato e manotenuto)
– Economicità dell’acquisto
– Semplicità e compattezza di installazione
– Costi di installazione ridotti
– Costi di gestione e manutenzione contenuti rispetto ai Sistemi di Depurazione per utenze civili e/o assimilate
– Impatto visivo molto contenuto: il sistema è interamente interrato
– Scarico alto
– Assenza di odori
– Ottimo abbattimento dell’ammoniaca
– Non utilizzabile in presenza di utenze con utilizzo ad elevata discontinuità
La qualità dell’acqua trattata è conforme ai requisiti per lo scarico sia nelle acque di superficie che a suolo.
Parametri tabellari comunemente ottenibili per le acque depurate dal depuratore FA monoblocco di dorabaltea riportati nella tabella garantiti dal test CE EN 12566-3 svolto presso ente notificato:
Parametro |
Efficienza di trattamento dichiarata |
---|---|
BOD7 |
96,50% |
COD |
90,40% |
SS |
94,40% |
Nitrato |
93,90% |
N-NH4 |
89,90% |