Tipologia impianti

Depurbasic depuratore a fanghi attivi EN 12566

Gli impianti di depurazione delle acque reflue della linea DEPURBASIC modello DEF con tecnologia a fanghi attivi da 5 A 50 abitanti equivalenti, servono per la depurazione delle acque reflue provenienti dagli edifici non serviti da pubblica fognatura. L’acqua reflua una volta depurata può essere poi scaricata nel corpo idrico recettore.

Nel rispetto dei requisiti della norma europea EN 12566-3 il sistema di trattamento delle acque reflue domestiche DEPURBASIC DEF di dorabaltea è stato sottoposto al test di verifica dell’efficacia del trattamento di depurazione nonché agli esami per la valutazione della resistenza statica, della tenuta stagna, della durata nel tempo, al controllo delle dimensioni e della sua accessibilità(quest’ultima allo scopo di garantire manutenzioni in sicurezza). Al termine del processo di analisi della conformità ed alle prove iniziali di omologazione, grazie anche all’adozione di controlli aziendali interni, i depuratori per il trattamento delle acque reflue domestiche DEPURBASIC DEF con tecnologia  a fanghi attivi hanno ottenuto il marchio CE secondo la norma comunitaria armonizzata EN 12566-3.

La tecnologia depurativa a fanghi attivi, è ad oggi una delle più utilizzate per il trattamento dei reflui civili/urbani e industriali, anche per grossi impianti consortili e comunali.

Il principio depurativo alla base di questa tecnologia è l’ossidazione  del carico organico attraverso un processo di trattamento biologico che, grazie all’insufflazione di aria a bolle finissime, permette ai microrganismi presenti nel reattore di utilizzare l’ossigeno per un loro corretto sviluppo al fine di compiere un efficace abbattimento dell’inquinante.

L’impianto di depurazione delle acque reflue DEPURBASIC DEF di dorabaltea è adattabile a qualunque situazione impiantistica ed è installabile sia in presenza di colonne di scarico delle acque grigie unite con le nere sia separate dalle stesse; ciò è consentito dall’installazione a monte di un comparto di trattamento primario correttamente dimensionato.

L’impianto a fanghi attivi DEPURBASIC DEF è in regola con i parametri degli impianti appropriati indicati dal D.Lgs 152/06 Testo Unico Ambientale parte III sulla Tutela Ambiente, dei regolamenti regionali, del DM 37/08 ex legge 46/90 “Norme per la sicurezza degli impianti” e non per ultimo al  Regolamento Europeo 305/11 CE EN 12566-3 (Regolamento prodotti da costruzione CPR).

Tale regolamento recepito a pieno dal 1° luglio 2013 introduce la dichiarazione di prestazione (DoP), che è il documento principale del nuovo regolamento e va a sostituire la dichiarazione di conformità. Sotto la propria responsabilità, il fabbricante o il distributore fornisce la DoP all’atto dell’immissione sul mercato; mentre sarà compito dell’utilizzatore del prodotto – l’installatore, il progettista o il direttore lavori – conoscere le caratteristiche del modello di DoP al fine di valutare e controllare l’idoneità del prodotto all’uso previsto. La DoP non può essere redatta se il prodotto non è in possesso della marcatura CE.

Gli ottimi rendimenti depurativi dell’impianto con tecnologia a fanghi attivi DEPURBASIC DEF di dorabaltea lo rendono particolarmente vicino ai concetti di salubrità degli ambienti e di minimo impatto ambientale possibile, contribuendo in questo modo a migliorare nell’ambito edile le condizioni di vita dell’uomo.

Il sistema di depurazione delle acque reflue DEPURBASIC DEF è costruito mediante rotostampaggio in polietilene da interro, ed è installabile anche in condizioni di alto livello di falda seguendo le indicazioni fornite nelle “Modalità di interro”.

Descrizione funzionamento

L’impianto a fanghi attivi DEPURBASIC DEF è un serbatoio dove avviene il trattamento secondario di ossidazione biologica e la conseguente degradazione del carico organico già precedentemente ridotto nella fase di sedimentazione avvenuta all’interno di una fossa settica. Le performances di trattamento delle acque reflue sono quindi garantite anche grazie all’installazione a monte dell’impianto DEPURBASIC DEF di vani di pre-trattamento adeguatamente dimensionati.

Processo di depurazione

Il processo di depurazione biologica naturale delle acque di scarico consiste nella ossidazione del carico organico presente nell’acqua reflua attraverso un processo a fanghi attivi. Il refluo entra nell’impianto di depurazione DEPURBASIC DEF a seguito della fase di sedimentazione avvenuta all’interno del comparto dei trattamenti primari costituito da una o più fosse biologiche ed eventuale degrassatore; il refluo viene trattenuto all’interno di questi pre-trattamenti a seconda della dimensione e della destinazione d’uso dell’utenza: è quindi necessaria progettarli con una corretta volumetria affinché si possa ottenere un risultato per il refluo in uscita congruo con le esigenze di recapito. Una volta che il refluo entra nell’impianto DEPURBASIC DEF viene depurato con un processo di ossidazione biologica con miscelazione continua effettuta attraverso la distribuzione di fini bolle di ossigeno per mezzo di uno o più piatti diffusori; questo ossigeno è fornito da una soffiante adeguatamente installata fuori terra (vedi scheda tecnica). Il refluo trattato biologicamente viene poi convogliato per gravità in un cono di sedimentazione posto immediatamente prima del foro di uscita dall’impianto, che funge da chiarificatore finale.

Buona norma di utilizzo

L’impianto di depurazione delle acque reflue con tecnologia a fanghi attivi DEPURBASIC DEF permette la realizzazione di un trattamento efficace anche nelle utenze minori e diffuse evitando il collettamento di bassi carichi per lunghe distanze.
La resa depurativa risulta marcata CE EN 12566-3, in regola con il R.Eu. 305/11 e ottimale soprattutto per sistemi a portata diretta; è uno dei sistemi di trattamento definiti appropriati ed entrati nell’uso comune, quindi molto utilizzati per tutte le utenze.

Si ricorda che le acque meteoriche non devono assolutamente recapitare all’interno del depuratore a fanghi attivi modello DEPURBASIC DEF.

Campi di impiego

L’impianto di depurazione delle acque reflue domestiche DEPURBASIC DEF può essere utilizzato in tutte quelle situazioni di utenze sparse e lontane dalla fognatura, è per tutte le utenze ed offre bassi costi di gestione; per utenze decentralizzate può anche essere predisposto un impianto DEPURBASIC DEF a servizio di ciascuna di esse separatamente.
Le numerose installazioni annuali in tutta Italia ci permettono di aver accumulato una esperienza tale da poter dire che è possibile trattare :

– Acque reflue domestiche di tutti i tipi di utenze.
– Scarichi di hotel, campeggi, villaggi turistici, agriturismi, ristoranti, scuole, uffici e piccole aziende.
– Acque reflue provenienti da aziende Agricole in generale.
– E tutte le altre acque reflue purché di natura civile/domestica.

Riferimenti normativi

Il sistema di depurazione a fanghi attivi viene indicato come trattamento appropriato dal D.Lgs 152/06, è riportato nei vari regolamenti Regionali ed è perciò utilizzabile per l’abbattimento del carico inquinante delle acque reflue al fine di tutelare i corpi idrici recettori e l’integrità degli ecosistemi che ospitano.

L’impianto della linea DEPURBASIC è in regola anche con il R.Eu. 305/11 “Regolamento Prodotti da Costruzione”.

 

IMPORTANTE
Il Regolamento Europeo n. 305/11 sui Prodotti da Costruzione ha previsto che anche questa tipologia di impianti debba essere testata secondo la norma tecnica EN 12566-3 sia per i parametri strutturali che per quelli funzionali e che i relativi risultati devono obbligatoriamente accompagnare l’impianto di depurazione ed essere messi a disposizione di chiunque ne faccia richiesta dal 1° luglio 2013 tramite documentazione appropriata.

DoP “dichiarazione di prestazione” e marcatura CE sono i documenti obbligatori senza i quali il sistema non può essere immesso sul mercato e per ottenere tale documentazione il prodotto deve essere certificato da ente notificato a livello europeo e non può più essere “autocertificato” dal produttore come indicato nella Direttiva 89/106/CEE Prodotti da Costruzione (CPD), abrogata dal nuovo regolamento.

 

Link:

> Decreto Legislativo 152/06

> R.Eu 305/11

Piani di Tutela Regionali

Manutenzione

E’ importante una regolare manutenzione del vano primario utilizzato per la sedimentazione, che è da effettuarsi con periodicità congrua all’utilizzo. Si dovrà procedere quindi allo svuotamento compatibilmente con le istruzioni fornite dal produttore.
Le operazioni di manutenzione periodica devono essere fatte da ditte di autospurgo che poi dovranno conferire il rifiuto alla discarica o al depuratore pubblico.

Il reattore secondario dovrà essere manutenuto regolarmente come da relativo manuale di uso e manutenzione consegnato dal costruttore.

Gli interventi tecnici più specifici invece dovranno essere fatti da personale specializzato.

Elenco indicativo dei vantaggi

– rendimenti depurativi marcati CE EN 12566-3 per utenze fino a 50 AE
– particolarmente indicato sia per nuove che per vecchie installazioni (che hanno bisogno del solo biologico)
– rendimenti depurativi costanti e duraturi nel tempo (se correttamente utilizzato e manotenuto)
– economicità dell’acquisto
– semplicità e compattezza di installazione
– costi di installazione ridotti
– elevata facilità di accesso una volta installato
– tutta la componentistica al di sopra del pelo dell’acqua
– costi di gestione e manutenzione ridotti
– impatto visivo molto contenuto, il sistema è completamente interrato scarico alto
– modularità dell’impianto
– assenza di cattivi odori
– bassissimo livello di rumore
– reattività ai picchi giornalieri
– bassa produzione di fango di supero

Elenco indicativo degli svantaggi

– poco adatto all’utilizzo per utenze discontinue/stagionali
– operazioni di gestione e manutenzione da effettuare da personale specializzato
– necessità di svuotamenti con cadenza annuale/biennale a seconda dell’utilizzo

Parametri tecnologici

La qualità dell’acqua trattata è conforme ai requisiti per lo scarico di reflui domestici o assimilabili in qualsiasi tipo di recapito.

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