Tipologia impianti

Depuratore a filtro percolatore aerobico

I depuratori a filtro percolatore insieme ai depuratori a fanghi attivi rappresentano uno dei metodi più diffusi per il trattamento biologico delle acque relfue domestiche ed urbane e vengono utilizzati per la depurazione sia di piccole che medio/grandi utenze.
Gli impianti di depurazione a filtri percolatori basano il loro funzionamento attraverso la riproduzione dei fenomeni di depurazione biologica naturale in un limitato spazio.Ciò consente di ottenere una depurazione di una quantità di acque reflue maggiori, in spazi più ridotti ed in tempi minori.
Il depuratore biologico a percolazione è uno dei sistemi più antichi e utilizzati dall’uomo, infatti basa il suo funzionamento tramite lo spandimento regolare dall’alto verso il basso delle acque reflue, su un cosiddetto “letto di percolazione” formato da più strati di materiale drenante (pietrisco, materiale plastico etc.), che consente di riprodurre in tutto e per tutto lo stesso ambiente microbiologico presente in natura.
I depuratori a filtri percolatori possono essere costruiti in cemento , in materiale plastico o in vetroresina e devono essere dimensionati in base al numero di abitanti equivalenti che vi recapitano.
I filtri percolatori sono costruiti in due tipologie :
– Filtri percoaltori aerobici con energia elettrica
– Filtri percolatori anaerobici
A queste due tipologie se ne aggiunge un’altra, unica nel suo genere che prevede l’aerazione interna senza l’ausilio di energia elettrica denominata biorock® (link video biorock).
Nei filtri percolatori anaerobici si rende necessaria l’istallazione a valle, di una ulteriore sedimentazione (fossa imhoff) per il trattamento dei fanghi adesi che si sono staccati dalla sezione anaerobica interna del filtro e fuoriescono da esso verso il corpo recettore.
Nella fase iniziale che può durare da qualche settimana a qualche mese la depurazione nei depuratori a letto percolatore, può non aver luogo in tutta la sua massima efficienza poiché sul materiale filtrante non si è ancora formata la pellicola biologica.
Dopo la prima fase di entrata in funzione invece le caratteristiche di tale sistema, permettono di ottenere un grado di depurazione ottimale anche su acque reflue provenienti da insediamenti caratterizzati da carichi idrici ad elevata discontinuità, come ad esempio ristoranti, seconde abitazioni, agriturismi ecc.
le colonie batteriche aderiscono al riempimento drenante interno del depuratore a percolazione, riuscendo a rimanere vive ed operative senza essere dilavate dalle acque reflue provenienti dagli insediamenti e quindi continuare nella loro azione di biodegradazione.

Le acque reflue prima di essere convogliate al depuratore a letto percolatore devono precedentemente subire un pre-trattamento tramite sistemi di trattamento primario delle acque reflue appropriati come ad esempio, fosse imhoff, fosse biologiche, fosse settiche, per il trattamento delle acque nere, degrassatori per il trattamento delle acque grigie/saponose o comunque sistemi regolamentati d.lgs 152/06 testo unico ambientale parte iii sulla tutela ambiente in modo da rimuovere quelle parti che ostruirebbero alcune zone del letto drenante.
I depuratori a letto percolatore possono essere costruiti in cemento , in materiale plastico o in vetroresina e devono essere dimensionati in base al numero di abitanti equivalenti che vi recapitano.
come per i depuratori a fanghi attivi anche i depuratori a letto percolatore possono far parte dei servizi condominiali ed il costo della loro manutenzione/gestione potrà essere ripartito fra coloro che ne usufruiscono secondo criteri stabiliti dalla legge o dai regolamenti condominiali.

Buona norma di utilizzo

L’impianto di depurazione a letto percolatore risulta molto utilizzato per le utenze di tipo domestico e/o assimilato anche con caratteristiche di discontinuità di carico

Mentre per le piccole utenze la resa depurativa non risulta molto elevata soprattutto per sistemi a portata diretta, è comunque uno dei sistemi di trattamento definiti appropriati entrati nell’uso comune e quindi molto utilizzati per tutte le utenze.

E’ buona norma prevedere un dimensionamento di tutto il sistema che comprende anche i pretrattamenti in quanto il carico inquinante generale potrà subire un più efficace abbattimento.

Nei percolatori aerobici con elettrosoffianti, la necessità di energia elettrica costante e il sovente controllo delle condizioni di funzionamento, ne obbliga l’istallazione in prossimità delle fonti energetiche

Si ricorda che le acque meteoriche non devono assolutamente recapitare all’interno del depuratore a letto percolatore

Campi di impiego

Attraverso il depuratore a letto percolatore si possono trattare tutte le tipologie di acque reflue domestiche e/o assimilate, provenienti da piccoli insediamenti per 4 abitanti fino ad utenze molto più grandi a servizio anche di piccoli comuni ( ideale fino ad una soglia indicativa di 500 ae o con elevata discontinuità di carico). è possibile trattare anche:

– scarichi dihotel, campeggi, villaggi turistici, agriturismi ed altre attività di tipo ricettivo.
– acque reflue di allevamenti ittici e canili
– acque reflue provenienti da aziende agricole in generale
– acque reflue di caseifici e cantine di vinificazione, nonché fungaie e dilavamento stradale

 

Può essere utilizzato con ottimi rendimenti depurativi ed integrato a sistemi di trattamento primario e trattamento terziario

Riferimenti normativi

Il depuratore a letto percolatore viene indicato come elemento impiantistico secondario a norma, dal d.lgs 152/06 e riportato nei vari regolamenti regionali, da utilizzare insieme ad altri sistemi sia primari che eventualmente terziari, necessari a diminuire il carico inquinante delle acque reflue ed a restituirle all’ambiente più depurate possibile

 

IMPORTANTE
Il Regolamento Europeo n. 305/11 ha previsto che anche questa tipologia di impianti deve essere certificato secondo la direttiva CE EN 12566:3 sia per i parametri, strutturali che funzionali, questi ultimi obbligatori dal 1° luglio 2013, attraverso il test di rendimento depurativo obbligatorio della durata di almeno 38 settimane.

 

Link:

> Decreto legislativo 152/06

> Legge 319 10/05/76

Piani di tutela regionali

Manutenzione

Per ottimizzare il funzionamento di questo elemento impiantistico è necessaria una manutenzione periodica per la rimozione del sedimento o fango biologico che si deposita all’interno.
Inoltre il cattivo funzionamento del sistema di trattamento primario può causare anomalie all’eventuale sistema di depurazione delle acque istallato a valle di esso, come ad esempio una fitodepurazione, un depuratore a filtro percolatore, un depuratore a fanghi attivi eccetera.
Le operazioni di manutenzione periodica devono essere fatte da ditte di autospurgo che poi dovranno conferire il rifiuto o alla discarica o al depuratore pubblico.
Gli interventi tecnici più specifici invece dovranno essere fatti da personale specializzato.

Elenco indicativo dei vantaggi

– discreti rendimenti depurativi dei percolatori aerati anche per piccole utenze
– rendimenti depurativi costanti ma non eccellenti per i percolatori anaerobici anche per piccole utenze
– buona resistenza alle brevi discontinuità di carico
– economicità dell’acquisto per impianti a servizio di piccole utenze (fino a 100 ae)
– semplicità di istallazione per impianti monoblocco a servizio di piccole utenze (fino a 100 ae)
– costi di istallazione ridotti per impianti a servizio di piccole utenze (fino a 100 ae)
– possibilità di istallazioni interrate
– il depuratore a letto percolatore aerobico ad energia elettrica è un sistema attivo con parametri di funzionamento modificabili
– il Biorock® depuratore a filtro percolatore aerobico naturale non necessita di energia elettrica per il funzionamento e garantisce standard di depurazione delle acque reflue molto elevati e certificati ce en 12566:3 2005

Elenco indicativo degli svantaggi

– operazioni di manutenzione straordinaria e di ripristino costose, per la necessità della rimozione dei riempimenti plastici drenanti interni
– necessità di istallazione di fosse imhoff a valle dei percolatori anaerobici
– elevati costi d’esercizio per la necessità di energia elettrica costante per i depuratori a filtro percolatore aerobico che funzionano ad energia elettrica
– operazioni di gestione e manutenzione da effettuare da personale specializzato

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