Il sistema di depurazione delle acque reflue mod. BIOKIT-SBR (sequencing batch reator) consiste in uno o più reattori biologici, che provvedono in un’unica vasca all´aerazione attraverso elettrosoffianti, alla sedimentazione ed allo scarico dell´acqua reflua biologicamente depurata. il reattore biologico, dopo la fase di stoccaggio delle acque relfue , viene condotto in modo “batch” (discontinuo) per un periodo predefinito, appositamente stabilito in fase di progetto e quindi il liquame, una volta chiarificato dopo l’adeguata sedimentazione (fase di calma), viene scaricato dal reattore biologico attraverso la pompa di rilancio al corpo recettore dello scarico come previsto dal testo unico ambientale d.lgs 152/06 e dai vari regolamenti regionali e locali. il depuratore a reattore biologico sbr, inoltre, consente di riunire in una sola vasca tutti i bacini necessari ad un impianto di depurazione a fanghi attivi tradizionale, compreso il sedimentatore secondario, e pertanto non necessita di alcun ricircolo dei fanghi.
L’elevata concentrazione delle colonie batteriche (fanghi), fino al doppio di un sistema di depurazione a fanghi attivi tradizionale, consente oltre ad una capacità depurativa molto elevata a parità di volumi impiegati, anche un’operativa molto più flessibile, che consente un rapido adattamento alle più svariate esigenze di conduzione.
Le caratteristiche del sistema di depurazione delle acque reflue mod. BIOKIT-SBR (sequencing batch reator), permettono di trattare in maniera appropriata utenze sia di natura domestica, assimilata al domestico, caratterizzati da effluenti continui che discontinui, sia di piccole utenze di pochi abitanti equivalenti che utenze più grandi con un numero di abitanti equivalenti elevati (< a 2000 ae) come ad esempio agriturismi, ristoranti, piccole e grandi lottizzazioni etc.
Il sistema di depurazione delle acque reflue BIOKIT-SBR (sequencing batch reator), risulta inoltre uno dei più efficaci ed indicati anche per il trattamento delle acque reflue industriali purché biodegradabili anche se caratterizzati da elevata discontinuità di carico, come ad esempio le cantine vinicole, i caseifici, i macelli, i salumifici, le attività di trasformazione e lavorazione di carne, le azienda agricole in genere e qualunque tipo di allevamento di animali.
Queste sue caratteristiche funzionali sono uno dei principali vantaggi dei depuratori delle acque reflue di questo tipo, che fino ad oggi hanno trovato una vasta applicazione all’estero, USA, Germania, Australia ecc. ma negli ultimi anni anche in Italia, in impianti di piccole comunità ma anche in tutti i campi di applicazione civile ed assimilato secondo i parametri indicati nel testo unico ambientale d.lgs. 152/06 e nei vari regolamenti regionali. A causa dei notevoli vantaggi economici (riduzione dei costi sia di realizzazione che di gestione rispetto ad impianti di depurazione a fanghi attivi convenzionali), in molti casi, si è proceduto alla riconversione di impianti di depurazione tradizionali a fanghi attivi o vasche settiche in sistemi SBR.
I sistemi di depurazione acque reflue BIOKIT-SBR (sequencing batch reator), per la loro flessibilità operativa e semplicità gestionale sono particolarmente indicati per piccoli impianti di trattamento di depurazione (< 2000 ae) e per la riconversione di depuratori acqua obsoleti, in quanto presentano i seguenti vantaggi rispetto a sistemi biologici tradizionali, purché progettati da professionisti ed aziende specializzate e correttamente gestiti e manutenuti.
Attraverso il depuratore BIOKIT-SBR (sequencing batch reator) si possono trattare tutte le tipologie di acque reflue domestiche e/o assimilate, provenienti sia da piccoli insediamenti per 4/5 abitanti sia di utenze molto più grandi a servizio anche di piccoli comuni (fino ad una soglia puramente indicativa < a 2000 ae o con elevata discontinuità di carico). è possibile trattare anche:
– scarichi di hotel, campeggi, villaggi turistici, agriturismi ed altre attività di tipo ricettivo.
– acque reflue di allevamenti ittici e canili
– acque reflue provenienti da aziende agricole e di allevamento animali in generale
– acque reflue di caseifici e cantine di vinificazione, nonché fungaie e attività di lavorazione/trasformazione carne – salumifici – macelli
Il trattamento di depurazione acque reflue BIOKIT-SBR (sequencing batch reator), viene indicato come elemento impiantistico secondario a norma, dal d.lgs 152/06 e riportato nei vari regolamenti regionali, da utilizzare insieme ad altri sistemi sia primari che eventualmente terziari, necessari a diminuire il carico inquinante delle acque reflue ed a restituirle all’ambiente più depurate possibile
IMPORTANTE
Il Regolamento Europeo n. 305/11 ha previsto che anche questa tipologia di impianti deve essere certificato secondo la direttiva CE EN 12566-3 sia per i parametri, strutturali che funzionali, questi ultimi obbligatori dal 1° luglio 2013, attraverso il test di rendimento depurativo obbligatorio della durata di almeno 38 settimane.
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Piani di tutela regionali
Per ottimizzare il funzionamento di questo elemento impiantistico è necessaria una manutenzione periodica per la rimozione del sedimento o fango biologico che si deposita all’interno.
Inoltre il cattivo funzionamento del sistema di trattamento primario può causare anomalie all’eventuale sistema di depurazione delle acque istallato a valle di esso, come ad esempio una fitodepurazione, un depuratore a filtro percolatore, un depuratore a fanghi attivi sia tradizionale che sbr eccetera.
Le operazioni di manutenzione periodica devono essere fatte da ditte di autospurgo che poi dovranno conferire il rifiuto o alla discarica o al depuratore pubblico.
Gli interventi tecnici più specifici invece dovranno essere fatti da personale specializzato.
– elevata resistenza delle colonie batteriche (fanghi) ai sovraccarichi idraulici ed organici
– ottima capacità di ritenzione e concentrazione della biomassa attiva (fino al doppio in confronto ai depuratori a fanghi attivi tradizionali a parità di volume)
– non è richiesto il riciclo della biomassa e dei nitrati
– migliore efficienza di trasferimento dell’ossigeno a tutta la biomassa presente nel reattore biologico
– migliore controllo del fenomeno del bulking
– flessibilità di trattamento cambiando i tempi delle varie fasi (tempi della fase di ossigenazione e della fase di calma senza insufflazione di aria)
– minore costo energetico del trattamento.
– progettazione del sistema di depurazione delle acque reflue sbr che va eseguita da personale/aziende specializzate.
– operazioni di gestione e manutenzione da effettuare da personale specializzato.